Aria nuova intorno alla musica e alle danze popolari

La riscoperta, in Italia della musica e delle danze di tradizione popolare, ci fa riflettere sulla distanza che esiste tra la musica commerciale, distribuita e pompata attraverso le radio e la TV, e la musica che ancora si può sentire in quelle isole territoriali dove la tradizione ha resistito, protetta da barriere naturali che ne hanno consentito l'isolamento.

Tramandata per lo più in modo orale, la musica popolare è sopravvissuta e ha permesso ai ricercatori di riscoprirla e riproporla, creando un nuovo interesse che spinge molte persone a cimentarsi in danze e melodie che hanno i colori delle stagioni ed il ritmo del lavoro nei campi. Le feste con musica e danze di antico sapore, sono il pretesto per un nuovo modo di ritrovarsi, fare amicizia e solidarizzare.
Rinascono, nei luoghi dove erano sparite, melodie ataviche. Crescono tribù di nuovi praticanti e la ricerca ritrova, attraverso le testimonianze delle persone anziane, aneddoti, nomi di vecchi musicisti di paese, musiche, cantilene e filastrocche. Tutto questo ha il grande pregio di ricreare le condizioni per cui i vecchi sono utili, indispensabili alla ricerca di una memoria storica in un nuovo tipo di contatto auspicabile e necessario.

Giovani musicisti si provano in vecchie ballate, dopo un salto di molte generazioni, un buco nero prodotto da molti fattori: il ventennio fascista, l'arrivo della pur grande musica americana, l'industrializzazione e non ultimi i mass media. Un mondo che sembrava perduto, piano piano, umilmente si ricolora e ricompare. Può e deve essere un nuovo modo di capire e riproporre la musica e la danza, un modo alternativo per stare insieme, genuino argine alla dilagante solitudine.

L'attività di BandaBrisca

Da questo presupposto il gruppo musicale "BandaBrisca" e l'Associazione Danza e Musica BandaBrisca continuano il lavoro di ricerca e divulgazione. Un lavoro di grande interesse che ha portato la Banda a concludere più di 1000 concerti in 15 anni di carriera.

BandaBrisca si è esibita e ha tenuto corsi di danze dell'Appennino Ligure/Piemontese oltre che in Italia, in Irlanda, Francia, Germania, Scozia, Paesi Baschi, Belgio, Portogallo e Svizzera.
Conduce da più di 10 anni una scuola di danze della tradizione a Genova.

Ha organizzato, per sette anni, un festival di musica e danze della tradizione a Silvano d'Orba; partecipa con altre associazioni al coordinamento e all'organizzazione del "Gran Bal Trad" a Vialfrè(TO); organizza da sei anni a Castelletto d'Orba, il festival "TERRA e VINO".
Ha organizzato convegni con professori dell'università di Genova, con etnomusicologi di fama internazionale ed è intervenuta all'università delle comunicazioni e spettacolo con lezioni sui cantastorie.

In questi anni sono stati presentati due CD in occasione dei 10 e 15 anni di attività.



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